venerdì 12 ottobre 2012

I Corsi-Vacanza di Gelato Artigianale Italiano

I Corsi-Vacanza di Gelato Artigianale Italiano




Imparare dai “Maestri del gelato”


Il corso è rivolto agli affiliati in franchising a Gelato Artigianale Italiano e prevede due fasi :


Fase I : corso-vacanza di formazione a Gelato Artigianale Italiano


Il corso, della durata di 2 settimane presso la sede di Gelato Artigianale a Rodi in Grecia, partirà da una completa formazione tecnica-informativa, su tutta la filiera produttiva, e successivamente darà una formazione completa sulla produzione, partendo dalla materia prima, dalla sua trasformazione, per arrivare alla realizzazione del classico Gelato Artigianale Italiano. I corsi saranno accompagnati da degustazioni del prodotto finito e da commenti tecnici utili a comprendere i valori di ciò che gusterà il consumatore finale.
Un importante spazio del corso sarà dedicato alle tecniche gestionali ed economico-amministrative, per completare la formazione dei futuri mastri gelatai affiliati a Gelato Artigianale Italiano. Il corso darà spazio a piacevoli ore di relax per godere la splendida Rodi.


Fase II : percorso di Formazione post apertura di Gelato Artigianale Italiano


I corsisti-affiliati saranno affiancati dallo staff di Gelato Artigianale Italiano direttamente presso la loro gelateria nella fase post apertura, per il periodo necessario ad acquisire tutte le necessarie competenze e strategie nella preparazione del gelato e per la gestione del negozio.
Un ottimo gelato non è frutto del caso e il successo di Gelato Artigianale Italiano dipende non solo dalla qualità degli ingredienti utilizzati, ma anche dai processi di realizzazione del prodotto , dai tempi e dagli strumenti utilizzati.Per fare un buon gelato ci sono due possibilità: improvvisare da autodidatti con inutile spreco di tempo e denaro, o” imparare l’arte” da professionisti consolidati ed affermati.

 Quanto tempo ci vuole per "imparare l'arte" ?
15 giorni prima dell’avvio dell' attività e 15 giorni nella fase di post apertura sono sufficenti per entrare nell’affascinante mondo dei gelati: il nuovo "Mastro gelataio" sarà in grado di realizzare i migliori gusti della storia del gelato e creare invenzioni e personalizzazioni, per affascinare i suoi clienti e renderli frequentatori abituali del suo p.v. Gelato Artigianale Italiano.


Quanto costa il corso vacanza ?


Non ci sono costi aggiuntivi; il pacchetto di affiliazione a Gelato Artigianale Italiano comprende il corso propedeutico a Rodi in Grecia ed il successivo affiancamento del nostro staff in fase di post apertura.

per info sui corsi :
info@gelatoartigianaleitaliano.com info@conffranchising.com

web :
www.gelatoartigianaleitaliano.com

giovedì 11 ottobre 2012

La grande e affascinante storia del gelato

Da Educazione Alimentare di Anna Russo riportiamo qua sotto un intelligente testo che riassume il lavoro di grandi esperti sull'affascinante tema del Gelato Artigianale Italiano , dal mitico Pellegrino Artusi alla oramai celeberrima Luciana Polliotti

"Dalle origini ad oggi, ripercorriamo l'affascinante storia di un alimento digeribile e nutriente, vanto della migliore tradizione gastronomica italiana, tra momenti di splendore e lunghi periodi di totale oblio.

Ora poi che, essendo venute in uso
le sorbettiere americane
a triplice movimento senza bisogno di spatola,
si può gelare con meno impazzamento di prima
e con maggiore sollecitudine,
sarebbe peccato il non ricorrere spesso
al voluttuoso piacere di questa bevanda.
Pellegrino Artusi
Rintracciare le origini del gelato nell’antichità è complesso: i riferimenti alla refrigerazione di frutta, latte e miele si incontrano sia negli antichi testi sia nelle cronache delle scoperte archeologiche più note.
Nella Bibbia Isacco offre ad Abramo latte di capra misto a neve: uno dei primi mangia e bevi della nostra storia.
Negli scavi archeologici dell’antica Troia sono state portate alla luce fosse destinate a conservare il ghiaccio e la neve, accumulati in strati ricoperti con foglie e paglia.
Una tradizione storica racconta che re Salomone era un grande consumatore di bevande ghiacciate e che Alessandro Magno, durante le sue campagne in India, pretendesse un continuo rifornimento di neve da consumare mescolata a miele e frutta durante le marce e le battaglie.
Alcuni studiosi fanno risalire l’origine del gelato a circa 3.000 anni prima di Cristo presso le popolazioni dell’estremo Oriente, in particolare cinesi: mediante le invasioni mongoliche, il gelato sarebbe, in seguito, approdato in Grecia e in Turchia, espandendosi agli altri paesi del bacino del Mediterraneo.
Gli antichi faraoni egizi, tra le portate più ambite dei loro sontuosi banchetti, annoveravano primitive forme di granite. Cleopatra offrì con successo a Cesare ed Antonio frutta mescolata a ghiaccio.
I Romani producevano le nivatae potiones.
Il generale Quinto Fabio Massimo inventò una ricetta tipo sorbetto; Quinto Massimo Gorgo afferma che il primo ad introdurre ufficialmente nei banchetti l’uso del gelato fu l’imperatore Nerone, il quale nell’anno 62 d.C. offrì ai suoi invitati una bevanda consistente in frutta tritata, miele e neve.
Durante il Medioevo, in Oriente, venne realizzata la decisiva scoperta del sistema per congelare i succhi di frutta ponendoli in recipienti circondati di ghiaccio tritato.
La parola sorbetto sembra tragga origine proprio dall’arabo scherbet = dolce neve oppure dall’etimo, sempre arabo, sharber = sorbire, da cui passando attraverso la lingua turca, sarebbe stato coniato il termine chorbet.
I Crociati, di ritorno dalla Terra Santa, portarono sulle mense dei ricchi d’Europa raffinatissime ricette di sorbetti a base di agrumi, gelsi e gelsomini.
Marco Polo, verso la fine del XIII secolo, al termine del suo famoso viaggio in Asia, riportava dalla Cina nuove idee per il congelamento artificiale, grazie ad una miscela di acqua e salnitro.
Nel corso del Medioevo i sorbetti spariscono dalle mense insieme ad altri cibi raffinati, accusati di simboleggiare il peccato.
Alla fine del ‘300 risorge l’arte del vivere e del mangiar bene insieme al consumo dei sorbetti.
Il vero e proprio trionfo del dolce freddo sulle tavole dei potenti avviene nel Cinquecento, con l’afflusso dai nuovi continenti di frutta, piante nuove, aromi e spezie, tè, caffè, cacao.
Presso la corte medicea di Firenze, i sorbetti hanno un posto d’onore all’interno delle feste e dei banchetti. Originariamente somiglianti alla gremolata, furono in seguito sostituiti da un vero e proprio gelato montato, ottenuto roteando il liquido da congelare in primitive sorbettiere immerse in mastelli di legno pieni di ghiaccio frantumato e sale.
La miscela così ottenuta veniva poi immessa in stampi di metallo, mantenuti molto tempo sotto il ghiaccio, a forma di piramidi, di frutti giganteschi, di agnelli, di colombe, che, sformati al momento del pranzo su capaci vassoi, facevano da coronamento ai sontuosi convivi dell’epoca.
Il primo ad introdurre a corte questa novità, fu un certo Ruggeri, un fiorentino venditore di polli: partecipando ad un concorso indetto dai signori di Firenze, con il suo sorbetto vinse e divenne famoso in tutta la regione.
Caterina de’ Medici, quattordicenne, sposando Enrico d’Orleans, volle il Ruggeri con sé a Parigi: in tal modo si trasferì in Francia la ricchezza culturale del Rinascimento italiano.
A Firenze frattanto si affermava Bernardo Buontalenti, artista insigne, uomo dall’ingegno multiforme, animatore incomparabile dei festini del granduca Cosimo I.
Avendo ricevuto l’incarico di organizzare i festeggiamenti per accogliere una delegazione spagnola, Buontalenti allestisce rappresentazioni teatrali nei giardini e sull’Arno, un grande spettacolo nella fortezza da Basso, fuochi artificiali, per i quali è soprannominato Bernardo delle Girandole, e prepara una crema aromatizzata con bergamotto, limoni ed arance, refrigerata con una miscela di sua invenzione.
Le testimonianze storiche dell’epoca attestano che fu proprio il geniale artista ad escogitare un’importante innovazione nell’arte della conservazione della neve: quest’ultima veniva raccolta durante le precipitazioni invernali e pressata dentro cantine foderate di paglia per mantenerla più a lungo.
Buontalenti ideò speciali costruzioni semi interrate, dotate di un’intercapedine, riempite di sughero e foderate di legno e canne per consentire lo scorrere dell’acqua mano a mano che il ghiaccio si scioglieva, situate all’esterno delle mura della città, in Via delle Ghiacciaie, una strada tuttora esistente.

Il siciliano Francesco Procopio de’ Coltelli, un secolo dopo, con una rudimentale sorbettiera costruita e lasciatagli in eredità dal nonno, affrontò l’avventura di un lungo viaggio sulle strade della nostra penisola infestate dai briganti, con l’intento di conquistare Parigi.
Nell’anno 1660 aprì il suo primo caffè-gelateria nella capitale transalpina.
Luigi XIV, il Re Sole, lodò pubblicamente i suoi prodotti contribuendo ad aumentare il suo successo. In seguito ampliò il suo locale e si trasferì alla rue de l’Ancienne Comédie Française, aprendo un ritrovo al quale diede il proprio nome, chiamandolo Café Procope,  diventato poi uno dei più celebri caffè letterari d’Europa.
Francesizzato con il nome di  François Procope de Couteaux, l’insigne italiano fu invitato a Versailles per ritirare dalle mani del re uno dei più ambiti riconoscimenti dell’epoca: le lettere patenti , significanti quasi la concessione dell’esclusiva sulla produzione di specialità come “acque gelate” (l’odierna granita), “gelati di frutta”, “fiori d’anice e di cannella”, “frangipane”, “gelato al succo di limone”, “al succo d’arancia”, “crema gelato”, “sorbetti di fragola”.
Un altro gelatiere italiano che incontrò il successo a Parigi fu il Tortoni, il quale fondò il celebre Café Napolitainse, locale rinomatissimo nel quale Gioacchino Rossini si recava per ristorarsi.
All’inizio del 1700 il dolce freddo è pienamente affermato in tutte le corti e capitali d’Europa mentre contemporaneamente, nei caffè più prestigiosi di Venezia, Torino, Napoli e Palermo, trionfano menu speciali a base di gelato.
Negli Stati Uniti il gelato riscuote un’indicibile fortuna: merito del genovese Giovanni Bosio, che, nel 1770, apre a New York la prima gelateria.
Nel 1906, nei caffè di Milano appaiono le parigine o nuvole, una porzione di gelato compressa tra due ostie di pasta wafer rotonde, quadrate o rettangolari, inventate da Giovanni Torre di Bussana, che, di ritorno da Parigi, inizia il commercio ambulante di gelati.
All’inizio del secolo i nostri gelatieri, soprattutto veneti, invadono le capitali della Mitteleuropa, consolidando la vendita ambulante di gelato soprattutto in Austria ed in Germania.
Oggi oltre 5.000 moderne gelaterie italiane ,soprattutto nei paesi di lingua tedesca, in Olanda e in altri paesi del Nord danno occupazione ad  oltre 15.000 addetti, per lo più italiani.
Il bolognese Otello Cattabriga, nel 1927, costruì la prima gelatiera automatica e, rendendo il lavoro meno faticoso, permise anche al gentil sesso l’ingresso nei laboratori di produzione.
Tra gli anni ‘50 e 60 la vera produzione di gelato artigianale rischia di scomparire, con il successo clamoroso dell’ice-cream, il gelato industriale, ampiamente reclamizzato e distribuito.
Fortunatamente, l’opera di un Comitato di gelatieri, ha portato ad una vera e propria rinascita del settore: da poche migliaia, oggi le gelaterie artigianali in Italia sono circa venticinquemila, un primato che tutto il mondo ci riconosce.

“100 ANNI DI GELATO ARTIGIANALE” di Luciana Polliotti


In tutto il mondo, il gelato artigianale italiano è sinonimo di eccellenza. Questo libro racconta perché, ripercorrendo con racconti e illustrazioni la storia degli uomini e delle aziende che hanno reso grande la gelateria italiana. A partire dal 1910, anno in cui è uscito il primo Trattato di gelateria, scritto da Enrico Giuseppe Grifoni.
Il volume, pubblicato da Editrade Srl, è curato da Luciana Polliotti, giornalista e studiosa di storia materiale con particolare riferimento al gelato artigianale di trad...
izione italiana, collabora con giornali, periodici, trasmissioni televisive e radiofoniche nazionali e internazionali. Per la collana Grandi Libri Mondatori ha pubblicato “Gelati, Gelati” (1999), che è entrato nel “Circle of Gold”, i cinque libri di cucina più importanti dell’anno a livello mondiale, primo classificato (“Book of the Year”) tra le pubblicazioni italiane, a cui è stato conferito l’Award Versailles World Cookbook. Ha inoltre firmato, con Luca Caviezel, “Segreti e virtù del gelato artigianale” e, successivamente, edito l’aggiornamento “I pochi segreti e le molte virtù del gelato artigianale” oltre a numerosissimi articoli e saggi.

Gelato Artigianale Italiano

Una Grande Passione divenuta realtà

Il progetto di Gelato Artigianale Italiano nasce dalla nostra lunga amicizia e da un pizzico di coraggio.
Marco e Vaghelis, due professionisti amanti del gelato e della pasticceria che pur completamente estranei a questo mondo, grazie alla passione, alla giusta dose d'impegno e ad una intensa esperienza presso una nota gelateria fiorentina e soprattutto, grazie all'alta scuola del celebre Maestro gelatiere Palmiro Bruschi siamo riusciti a realizzare il sogno di aprire la nostra gelateria a Rodi.
I numerosi sforzi affrontati sono stati ripagati dagli ottimi risultati raggiunti, alcuni anche oltre le più ottimistiche aspettative.
Questa è la ragione che ci ha spinto a mettere la nostra esperienza al servizio di chi, come noi, ha il desiderio di aprire un'attività commerciale in questo settore, vera eccellenza italiana nel mondo. 


Entrata della gelateriaSe hai voglia di cambiare la tua vita, se cerchi l'opportunità di investire del denaro diventando un imprenditore, allora prova a contattarci. Attraverso la nostra formula franchising, saremmo lieti di aiutarti affiancandoti in ogni fase del processo che ti porterà ad avviare e gestire il tuo punto vendita.

Marco & C.

Gelato Artigianale Italiano

Benvenuti nel Blog di Gelato Artigianale Italiano !

Per tutti gli amici del Gelato,

Per tutti gli amici del Gelato Artigianale,

Per tutti gli amici del Gelato Artigianale Italiano,

Per tutti gli amici dell'Italian Style,

nasce oggi il Blog di Gelato Artigianale Italiano , che sarà un punto di incontro e di confronto per amiche e amici che cercano e scelgono i prodotti genuini frutto della Grande Tradizione Enogastronomica e Gelatiera Italiana.

Vi aspettiamo quindi numerosissimi con i vostri preziosi commenti, curiosità, news e tutto quanto possa fare di questo blog una splendida zona di contatto , quasi una famiglia , con interessi e passioni comuni per il dolce amico Gelato Artigianale Italiano

Gelato Artigianale Italiano